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Questo libro racconta come e perché, negli ultimi anni, molti romanzi italiani si siano attratti e incontrati fino a formare una vasta nebulosa, un "campo elettrostatico" letterario. È la nebulosa della "nuova epica italiana-, come ha proposto di battezzarla Wu Ming dopo il primo avvistamento, nella primavera del 2008. Come un corpo celeste, attendeva solo di essere "scoperta" e descritta. Non è un movimento di autori, ma un dialogo tra libri. Opere diverse, ma costruite su un comune sentire, una rinnovata fiducia nella parola e nel raccontare, un'etica della narrazione che porta a unire attitudine pop e ricerca di storie complesse, sguardi obliqui sulla realtà e visioni di mondi alternativi, sovversione della lingua ed esperimenti "transmediali". Ad aprire questa raccolta è l'ormai noto "memorandum" sul New Italian Epic, in una versione riveduta e ampliata. A seguire, due lunghi interventi esplorano la dimensione sociale e politica di questo nuovo approccio al mestiere di raccontare. Mestiere descritto come pratica di resistenza, perché "l'unica alternativa per non subire una storia è raccontare mille storie alternative".
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Dopo più di 150 anni di storia nazionale, il Risorgimento continua ad essere al centro di un appassionato dibattito. Come viene dunque rappresentato e qual è il suo ruolo nella cultura a noi contemporanea? I due tomi dedicati alla narrativa di argomento risorgimentale prodotta dal secondo dopoguerra al 2011 offrono una seppur parziale risposta a questa domanda. Sono il risultato di una ricerca che si basa sull’analisi semiotica dei sistemi di valori e dei ruoli dei personaggi di un ricco corpus letterario. Romanzi di autori quali Sciascia, Bianciardi, Camilleri, Tabucchi, Consolo, Tomasi di Lampedusa, Vittorini sono percorsi e analizzati come un grande macrotesto in cui, nonostante le notevoli differenze di genere e stile, si possono rintracciare valori e ruoli tematici ricorrenti. Dal punto di vista metodologico, lo studio in questione ha condotto all’elaborazione di un nuovo modello di analisi che si è rivelato uno strumento efficace e versatile nel trattamento di repertori vasti e vari di testi narrativi. Dal punto di vista letterario e culturale, la ricostruzione delle ideologie relative all’unità nazionale ha invece messo in luce un’identità nazionale complessa, una difficile identificazione rispetto alle istituzioni, un disagio e un problema di abitabilità del proprio Paese che pervade la cultura italiana contemporanea, e in particolare il ceto intellettuale.
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Tradizione e stile, termini fondamentali per la critica dell'Otto-Novecento, sembrano concetti ormai superati se non inutili. Contro la prima, si è obiettato che oggi è impossibile parlare di una Tradizione, con la T maiuscola, visti i limiti storici e fattuali che ognuna di esse ha mostrato. Né pare più possibile riconoscere uno stile individuale, dato che tutti gli stili possono essere facilmente accettati. E tuttavia, proprio attribuendo a questi due concetti un valore rinnovato, questo libro ne sonda la funzionalità in un territorio ancora poco definito come quello della narrativa italiana dal 1980 a oggi. Dopo aver discusso alcune rilevanti questioni teoriche (la rappresentazione del corpo, il rapporto fra "fiction" e "non "fiction", la funzione etica della narrativa), l'autore passa ad analizzare l'opera di tre autori italiani (Fenoglio, Affinati e Siti) per individuarvi i caratteri ricorrenti e saggiarne la capacità di leggere il presente secondo prospettive di lunga durata. È nel presente che si gioca la battaglia anche per una futura riconsiderazione dell'intera storia letteraria italiana.
Italian fiction --- History and criticism --- History and criticism. --- Fenoglio, Beppe, --- Affinati, Eraldo --- Siti, Walter, --- Criticism and interpretation. --- Italian literature --- Biamonti, Giovanni Federico, --- Biamonti, G. F. --- Italian fiction - 20th century - History and criticism --- Italian fiction - 21st century - History and criticism
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This book is about literary representations of the both left- and right-wing Italian terrorism of the 1970s by contemporary Italian authors. In offering detailed analyses of the many contemporary novels that have terrorism in either their foreground or background, it offers a “take” on postmodern narrative practices that is alternative to and more positive than the highly critical assessment of Italian postmodernism that has characterized some sectors of current Italian literary criticism. It explores how contemporary Italian writers have developed narrative strategies that enable them to represent the fraught experience of Italian terrorism in the 1970s. In its conclusions, the book suggests that to meet the challenge of representation posed by terrorism fiction rather than fact is the writer’s best friend and most effective tool.
Italian fiction --- Terrorism in literature --- History and criticism --- Italian literature --- Terrorism --- LITERARY CRITICISM --- Italian literature. --- Terrorism. --- History --- European --- Italian. --- 1900-1999. --- Italy. --- Terrorism in literature. --- Italian fiction. --- 1900-2099. --- Literature. --- Literature, Modern --- European literature. --- Postmodernism (Literature). --- Contemporary Literature. --- European Literature. --- Postmodern Literature. --- 20th century. --- 21st century. --- European literature --- Literature --- Belles-lettres --- Western literature (Western countries) --- World literature --- Literature, Modern-20th century. --- Literary movements --- Modernism (Literature) --- Post-postmodernism (Literature) --- Literature, Modern—20th century. --- Literature, Modern—21st century. --- Italian fiction - 20th century - History and criticism --- Italian fiction - 21st century - History and criticism
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