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Le Pontificat de saint Grégoire Ief (590-604) - pape connu à juste titre sous le nom de Grégoire le Grand - est considéré comme étant une époque charnière pour l'histoire de l'Eglise : entre Antiquité et Moyen-Age. Les Lettres (ou Registrum Epistularum), sauvées miraculeusement de la destruction par les collections canoniques, offrent un aperçu unique du gouvernement de l'Eglise au vie siècle. Le présent volume, dans une perspective inédite d'étude des sources du Droit canonique, s'efforce de dégager l'idéal de justice dont elles sont imprégnées en reconstituant les motivations juridiques qui ont présidé aux décisions de ce pontificat. Cette analyse voudrait au travers de cette "jurisprudence grégorienne", encore loin de la formalisation du droit canonique tel que nous le connaissons aujourd'hui, reproposer le thème de la justice dans l'Eglise, non sous l'aspect réducteur d'un ensemble de lois mais bien comme étant "ce qui est juste" dans l'Eglise.
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È il 12 maggio dell’anno 592, Basilica di san Pancrazio, Roma. Il papa Gregorio I vi convoca il popolo perché da quel luogo ricevesse testimonianza del vero amore cristiano. Viene proclamato il brano evangelico di Giovanni 15, 12-16. «Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi». È al commento di questo versetto 15 che Gregorio pronuncia le parole: «Amor ipse notitia est», «lo stesso amore diventa conoscenza» (In Eu. II, 27, 4).«La formula che intesta l’analisi e la sintesi di questo imponente lavoro di Stefano Paba sintetizza per così dire l’apporto della teologia cristiana alla riflessione antropologica “post-moderna” sulla struttura antropologica della sintesi fra habitus e actus, affezione e riconoscimento del bene. Questo apporto è cercato alle sorgenti della tradizione propriamente teologica della forma virtutum, che è la dottrina di Gregorio Magno, nell’intento di illuminare la portata sistematica della notitia amoris. L’Autore, naturalmente, è molto studiato: la letteratura a riguardo del suo pensiero, e in specie della sua teologia pastorale e della sua antropologia morale, è vastissima.L’approccio di Paba, tuttavia, riesce ad individuare un lato relativamente trascurato o poco frequentato: l’integrazione di conoscenza e amore, in Gregorio Magno, è anticipata – e in certo modo fondata – proprio sull’habitus virtuoso che la carità teologale infonde alla fede: e di qui, all’actus umano. La connessione, dunque, non va intesa anzitutto come effetto di una sintesi teorica o di una sinergia pratica del sapere, dal quale in un secondo momento risulterebbe la disposizione virtuosa dell’agire. Piuttosto, l’assimilazione di amor (come dono soprannaturale dello Spirito e forma virtutis della fede), consente di inquadrare correttamente il modo in cui amor rischiara la verità dell’essere e rende possibile la giustizia dell’agire. Esso stesso, infatti, è argomento e motivo del sapere del bene: rivelazione e sapienza esso stesso, non mera pulsione o pura emozione».
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Nell'ambito delle ricerche promosse dalla Società Internazionale per lo Studio del Medioevo Latino (S.I.S.M.E.L.) riguardo allo studio della fortuna dei Padri nel Medioevo, è stato sviluppato, a partire dal 2001, un progetto già formulato da Claudio Leonardi a Chantilly nel 1982, concernente la ricezione e la diffusione delle opere e del pensiero di papa Gregorio. La ricerca, finalizzata alla realizzazione di un censimento di codici su larga scala, si basa sull'individuazione di tutti i testimoni che tramandano opere del pontefice e scritti relativi alla sua fortuna. Ad oggi sono stati censiti oltre 8.400 manoscritti, reperiti nei cataloghi pubblicati a stampa e on-line entro il 2010; essi non esauriscono sicuramente il patrimonio gregoriano ancora esistente, ma permettono di valutarne l'importanza e l'influsso nell'elaborazione intellettuale dalle origini del Medioevo al secolo XV. Le opere sono distinte secondo le seguenti modalità: opere gregoriane autentiche; opere dubbie ovvero sulla cui attribuzione a Gregorio la critica odierna non è concorde (Gregorius I papa?); le opere pseudoepigrafe ovvero tradizionalmente attribuite a Gregorio ma riconosciute spurie dalla critica odierna (Gregorius I papa ps.); opere attribuite ovvero opere e testi spurii, identificati e non, occasionalmente attribuiti a Gregorio in alcuni testimoni (attr. Gregorio); epitomi e florilegi delle opere gregoriane; agiografie in prosa o versi e testi di varia natura su Gregorio; estratti gregoriani individuati mediante le segnalazioni catalografiche ma non più precisamente identificabili; tabulae et accessus ovvero testi di accompagnamento alle opere gregoriane con circolazione anche autonoma. Questo primo fascicolo comprende i codici gregoriani conservati nelle sedi alfabeticamente comprese tra Aachen e Chur/Coira, per un totale di 1.400 schede circa.
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276 =71 GREGORIUS I MAGNUS --- 224.4 --- Latijnse patrologie--GREGORIUS I MAGNUS --- Ezechiël
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Bible. --- 223.2 --- #GOSA:II.P.GR-M.O --- Job. Hiob --- #GGSB: Latijnse patrologie (tekst) --- #GGSB: Latijnse patrologie (studie) --- Bible --- Commentaries --- 276 =71 GREGORIUS I MAGNUS --- 276 =71 GREGORIUS I MAGNUS Latijnse patrologie--GREGORIUS I MAGNUS --- 276 =71 GREGORIUS I MAGNUS Patrologie latine--GREGORIUS I MAGNUS --- Latijnse patrologie--GREGORIUS I MAGNUS --- Patrologie latine--GREGORIUS I MAGNUS --- Latijnse patrologie (tekst) --- Latijnse patrologie (studie)
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When Gregory the Great became pope at a time of political and religious crisis, he assumed responsibility for what had formerly been imperial duties. As Susanne Barth shows in this thorough historical analysis of his complete works, both his writings and deeds pay testimony to this fact. With the grace of charity evolving into a central aspect of Gregory's theology, he describes church as a community of reciprocal care. In the end, the benefit of the proximate – the utilitas proximi – becomes the ultimate touchstone for ethical action, which likewise determined Gregory's own work.
Charity --- 276 =71 GREGORIUS I MAGNUS --- 276 =71 GREGORIUS I MAGNUS Latijnse patrologie--GREGORIUS I MAGNUS --- 276 =71 GREGORIUS I MAGNUS Patrologie latine--GREGORIUS I MAGNUS --- Latijnse patrologie--GREGORIUS I MAGNUS --- Patrologie latine--GREGORIUS I MAGNUS --- Theological virtues --- Religious aspects --- Christianity --- Gregory --- Gregorius --- Grégoire --- Grégoire, --- Gregor, --- Gregorio, --- Grēgorios --- Gregorius, --- Gregory,
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