Choose an application

• Reference Manager
• EndNote
• RefWorks (Direct export to RefWorks)

Ecuador is one of the least diversified countries in Latin America and the Caribbean, depending heavily on oil and agriculture. This policy paper examines how services and innovation can play a role in transforming the Ecuadorian economy from one based on natural resources to one based on knowledge and services. The paper assesses the performance of the services sector and its contribution to other sectors. The paper shows that services make a significant contribution to the country's economic growth (albeit below the average for the region). However, the services sector in Ecuador performs poorly in productivity and trade competitiveness. Further, services do not add enough value for export providers and users over time. The deficit in the integration of business services, especially knowledge-intensive business services, is particularly high, affecting the competiveness of all sectors and their value chains. Among the drivers of productivity and competitiveness, innovation is the key quality and differentiation factor (as distinguished from price-related, regulatory, and competition factors). Innovation in Ecuadorian services firms does not significantly affect performance (for example, sales and exports), although innovation in manufacturing does improve the performance of manufacturing firms. Finally, the paper provides some conclusions and meaningful crosscutting policy recommendations for a services-related policy aimed at fostering competitiveness and innovation. Services need action in innovation policy (innovation programs could be better adapted to services innovation specificities), but also in areas such as coordination at the institutional level; internationalization and foreign direct investment; and quality, regulatory, and competition issues affecting the investment climate.

Competitiveness --- Innovation --- Services --- Trade

Choose an application

• Reference Manager
• EndNote
• RefWorks (Direct export to RefWorks)

The main outcome of this publication is a model describing the influence of the product quality (including customer satisfaction) on the company performance (including the relationship of product quality of a company and its competitors). Particular model variables (factors) were analyzed to determine statistical significance of their mutual relationship. Simultaneously, the research concerns the interaction of quality management system, company performance, cost management, and quality certificates. In line with this theoretical approach, the model has been extended into the field of quality management system. Moreover, the model became dynamic. From a statistical point of view, mutual interaction of sub- variables (factors) in the model but not the model as a whole was confirmed.

Quality control. --- Industrial productivity. --- Competitiveness.

Choose an application

• Reference Manager
• EndNote
• RefWorks (Direct export to RefWorks)

Le numerose e complesse sfide economiche, sociali e ambientali che dovranno essere affrontare nei prossimi decenni nell'ambito del governo delle trasformazioni urbane e territoriali richiederanno l'impiego di nuovi approcci in grado di orientare lo sviluppo dei contesti territoriali verso una sostenibilità sociale, economica e ambientale. Le scelte e gli interventi di trasformazione dovranno garantire un'adeguata qualità della vita ai cittadini e favorevoli condizioni per lo sviluppo delle attività economiche e sociali. Tra le sfide che le città dovranno affrontare nei prossimi anni vi è quella della crescita della popolazione urbana. Le proiezioni demografiche prevedono che nei prossimi decenni vi sarà un ulteriore incremento della popolazione mondiale che interesserà principalmente le aree urbane. Queste previsioni sottolineano ancor di più la necessità d'intervenire in maniera prioritaria nelle città al fine di ridurre gli effetti delle possibili minacce che possono verificarsi a seguito di eventi critici improvvisi di natura antropica e naturale. Negli ultimi anni, i governi nazionali e locali hanno programmato d'investire ingenti risorse economiche per lo sviluppo e la realizzazione d'interventi in grado di affrontare alle possibili criticità dei sistemi urbani. Nell'ambito del governo delle trasformazioni urbane uno degli approcci più utilizzati per migliorare la capacità di risposta dei sistemi urbani al verificarsi di sollecitazioni esterne fa riferimento al paradigma della resilienza intesa come la capacità di un sistema, di una comunità o di una società esposta a pericoli di resistere, assorbire, adattarsi e riprendersi dagli impatti di un evento calamitoso in modo tempestivo ed efficiente, anche attraverso la conservazione e il ripristino delle sue strutture e funzioni di base essenziali. L'implementazione di soluzioni orientate al miglioramento della resilienza urbana risulta ormai essenziale per ridurre i possibili impatti economici, sociali ed ambientali dovuti ad eventi critici che possono interessare le città. Inoltre, l'impiego di questo approccio può offrire una maggiore sicurezza ai cittadini e alle attività economiche, sia in condizioni ordinarie che in condizioni d'emergenza. Il soddisfacimento di questa esigenza è ormai diventato un elemento fondamentale nella competizione tra i diversi contesti territoriali ed in particolare tra le città. Gli studi più recenti sulla competitività urbana evidenziano come il tema dello sviluppo della resilienza urbana è diventato un aspetto imprescindibile nel valutare le capacità competitive dei diversi contesti territoriali. La messa a punto e l'implementazione d'interventi orientati a rendere le città resilienti non possono prescindere dall'impiego di soluzioni, fisiche e funzionali, di tipo smart che ormai costituiscono un supporto essenziale nel migliorare la capacità di risposta che le città e le sue componenti sono in grado di offrire al verificarsi di sollecitazioni interne ed esterne. Rendere una città resiliente richiede la realizzazione d'interventi, infrastrutturali e organizzativi, complessi che devono considerare la molteplicità e la dinamicità delle componenti urbane coinvolte e che quindi non possono prescindere dall'impiego delle più recenti tecnologie, hardware e software. Intervenire sulla resilienza urbana può consentire alle città di conseguire anche un migliore livello di smartness. ln questo ampio dibattito scientifico si inseriscono gli approfondimenti e le considerazioni raccolte in questo volume. In particolare, la finalità di questo lavoro è approfondire le tematiche connesse alle sfide che le città dovranno affrontare nei prossimi decenni per garantire un'adeguata qualità della vita ai cittadini, evidenziando come l'impiego di un approccio resiliente può migliorare la risposta che questi contesti territoriali al verificarsi di situazioni di criticità. Vengono studiati nel dettaglio i temi della competitività territoriale e della smartness urbana all'interno di un nuovo modo di pensare scientifico, tecnico e culturale che fa della resilienza il paradigma di riferimento primario. Ciò al fine di comprendere quanto lo sviluppo resiliente è in grado di supportare sia il miglioramento della capacità di una città di competere con altri contesti territoriali, sia di favorire il conseguimento di un adeguato livello di smartness urbana. L'obiettivo è quello di mettere a punto un quadro di riferimento scientifico, dettagliato e aggiornato, sulle principali esigenze e criticità che le città sono chiamate a fronteggiare e sulla necessità di promuovere l'utilizzo di un approccio orientato al miglioramento della resilienza urbana, nell'ottica di affrontare le sollecitazioni e i cambiamenti esterni ed interni che interessano questi contesti territoriali. In altre parole, si mettono in luce le relazioni che si possono instaurare tra lo sviluppo della città resiliente sia con la capacità di un sistema urbano di competere con altri contesti territoriali che con le potenzialità offerte dall'impego di soluzioni smart, fisiche e funzionali, in ambito urbano.

resilence --- urban planning --- smartness --- competitiveness

Choose an application

• Reference Manager
• EndNote
• RefWorks (Direct export to RefWorks)

competitiveness --- digital economy --- globalization --- management --- innovations --- investments

Choose an application

• Reference Manager
• EndNote
• RefWorks (Direct export to RefWorks)

The Palestinian economy is severely hampered by trade-related restrictions, high logistics costs, cumbersome procedures and institutional inefficiencies. Operating within an uneven customs union arrangement with Israel, the Palestinian economy has accumulated an enormous trade deficit and overdependence on Israel's economy and has neither could develop dynamic export-oriented sectors nor to tap into larger and more competitive third markets. Over the years, this situation has contributed to slow growth, high unemployment, and stubborn persistence of poverty in the Palestinian economy. A bold reform agenda is urgently required to improve the Palestinian economy's trade outcomes. Immediate steps should be taken to reduce the burden of existing trade-related restrictions and transaction costs. The Palestinian economy should also begin the transition toward an autonomous trade regime, and can exercise control over its own customs territory, in line with its long-term economic interest. It should retain an open trade regime and develop its links with overseas markets. The economic relationship with Israel should be recast in a manner that is comprehensive and exploits the large synergies that exist between the two economies. Such a course will provide the Palestinian Authority with some of the tools and incentives to undertake far-reaching structural reforms. The reform agenda will neither be a simple endeavor nor will it alone determine the success or failure of the Palestinian economy. This note proposes ideas that could, in the fullness of time, and with the assistance of international donors help overcome existing dysfunctions and improve trade-related economic outcomes in the Palestinian economy.

Export Competitiveness --- Trade Facilitation --- Trade Policy