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Migliaia d'anni di naufragi e salvataggi, di letture e di riscritture, e ora Saffo è lí, a un tocco di mano, dove sbattono le vele delle navi, si gonfiano i tessuti leggeri che indossano le sue compagne, e profumano i giardini. Silvia Romani ha scritto un «viaggio sottopelle» verso la prima e la piú grande poetessa della letteratura occidentale e ciò che di lei non muore. Un ritratto che forse alla ragazza di Lesbo sarebbe piaciuto: credeva che non ci fosse niente di piú bello di «ciò che si ama», nemmeno le parate di navi, eserciti e cavalieri. Lei che amava la luna piú del sole, le rose piú di qualsiasi altro fiore e Afrodite sopra ogni cosa. Saffo è stata una ragazza di Lesbo, una figlia e una madre. Ha diretto cori di giovani coetanee, ha insegnato loro a cantare e a danzare. Forse ha persino sussurrato al riparo delle stanze chiuse i segreti del piacere femminile. Ha educato alla bellezza le signorine bene nella Lesbo della fine del VII secolo a.C. È stata omosessuale, bisessuale, persino un'icona LGBT. Poi ha dichiarato di non voler piú vivere, e si è tuffata dalla rupe bianca di Leucade, innamorata perdutamente di un uomo, il barcaiolo Faone. Ha insegnato a generazioni di giovani scrittrici il coraggio di far sentire la propria voce. La sua leggenda, nata quando era ancora in vita, si è nutrita delle ombre e dei vuoti che circondano i frammenti arrivati sino a noi e alimentato una inesauribile fioritura di interpretazioni letterarie e artistiche. In questo volume Silvia Romani accompagna il lettore nelle vie di Lesbo, nei giorni in cui una ragazza di buona famiglia scopre una vocazione e uno straordinario destino. Saffo, la ragazza di Lesbo è un suggestivo, coinvolgente omaggio all'incanto dei suoi versi, fatti di lune metafisiche, notti profumate di rose, nostalgia per la giovinezza che fugge; e alla fascinazione che non smette di esercitare sugli autori e gli artisti d'ogni tempo e paese.
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Classical languages --- Classical philology --- Study and teaching --- History --- History
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If mediatization has surprisingly revealed the secret life of inert matter and the 'face of things', the flipside of this has been the petrification of living organisms, an invasion of stone bodies in a state of suspended animation. Within a contemporary imaginary pervaded by new forms of animism, the paradigm of death looms large in many areas of artistic experimentation, pushing the modern body towards mineral modes of being which revive ancient myths of flesh-made-stone and the issue of the monument. Scholars in media, visual culture and the arts propose studies of bodies of stone, from actors simulating statues to the transmutation of the filmic body into a fossil; from the real treatment of the cadaver as a mineral living object to the rediscovery of materials such as wax; from the quest for a thermal" equivalence between stone and flesh to the transformation of the biomedical body into a living monument."
Human figure in art. --- Statues in art. --- Stone in art. --- Rock balancing --- Human body in art --- Art --- Composition (Art) --- Figurative art --- Anatomy, Artistic --- Figure drawing --- Figure painting --- Petrification, body, (de)animation, monument, hyperrealism.
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