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Come sono cambiate, nella storia, le leggi e le obbligazioni morali che regolano il lavoro femminile ? E come hanno influito sulle pratiche concrete ? I mariti “normalmente” mantenevano le mogli, considerando incompatibile con il proprio onore la loro presenza negli spazi pubblici ? Oppure le donne hanno sempre lavorato, in casa e fuori ? Il lavoro era fonte di autostima e diritti o era solo una penosa incombenza cui ci si doveva rassegnare ? Le domande sono molte e il dibattito è intenso, ma per la prima volta questa sintesi vuole offrire una risposta.Possiamo così ripercorrere una nuova storia delle italiane dall’Ottocento a oggi, seguendo per le varie figure professionali le tensioni fra rappresentazioni ed esperienze. Il racconto parte però da un breve flashback sul mondo antico, essenziale per impostare una storia del lavoro che sia anche culturale. Mestieri e soggetti ripopolano una scena dominata fino a oggi dal mito della fabbrica fordista: contadine e domestiche, setaiole e trecciaiole, sarte e ricamatrici. E poi telefoniste, commesse, dattilografe, maestre e infermiere, avvocatesse, donne medico e magistrato. Ma anche lavoratrici della casa, con il loro lavoro di cura, produttivo di beni e di valori, indispensabile alla vita e alla società. Fino alle giovani di oggi, esposte nuovamente alla precarietà e al disincanto di una rivoluzione incompiuta
Women --- Employment --- History. --- Social conditions. --- Lavoro delle donne --- Italia. --- Storia
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The volumes on World War I which are published here are the result of a series of seminars held at the Department of Political and Social Sciences of the University of Florence between 2014 and 2015. Starting from the occasion of the war's 100th anniversary, the authors wished to take stock of some specific aspects of the studies related to World War I. Historians, military analysts, political scientists and sociologists have also questioned the meaning of the fracture which inaugurated the 20th century and, consequently, the basic features of the new policy of the 'short century', in both an Italian and European perspective.
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The volumes on World War I which are published here are the result of a series of seminars held at the Department of Political and Social Sciences of the University of Florence between 2014 and 2015. Starting from the occasion of the war's 100th anniversary, the authors wished to take stock of some specific aspects of the studies related to World War I. Historians, military analysts, political scientists and sociologists have also questioned the meaning of the fracture which inaugurated the 20th century and, consequently, the basic features of the new policy of the 'short century', in both an Italian and European perspective.
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The volumes on World War I which are published here are the result of a series of seminars held at the Department of Political and Social Sciences of the University of Florence between 2014 and 2015. Starting from the occasion of the war's 100th anniversary, the authors wished to take stock of some specific aspects of the studies related to World War I. Historians, military analysts, political scientists and sociologists have also questioned the meaning of the fracture which inaugurated the 20th century and, consequently, the basic features of the new policy of the 'short century', in both an Italian and European perspective.
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The volumes on World War I which are published here are the result of a series of seminars held at the Department of Political and Social Sciences of the University of Florence between 2014 and 2015. Starting from the occasion of the war's 100th anniversary, the authors wished to take stock of some specific aspects of the studies related to World War I. Historians, military analysts, political scientists and sociologists have also questioned the meaning of the fracture which inaugurated the 20th century and, consequently, the basic features of the new policy of the 'short century', in both an Italian and European perspective.
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Pensato come riflessione critica sul ruolo che le donne hanno avuto nel processo di costruzione dell'Italia unita come soggetti attivi e come proiezioni dell'immaginario collettivo, il volume è costruito secondo una sequenza di ±generazioni brevi¿, affrontate ciascuna attraverso un suo tratto caratterizzante, affiancando un quadro generale al profilo di una o più figure che ne hanno impersonato la specificità: Giannina Milli, Erminia Fuà Fusinato, Matilde Serao, Maria Montessori, Margherita Sarfatti, Nilde Iotti, Tina Anselmi, Carla Lonzi. Una articolazione per blocchi ventennali � le ±generazioni brevi¿ appunto � permette di rappresentare al meglio alcune scansioni di fondo della presenza delle donne in quanto soggetti ed emblemi del processo di nazionalizzazione: processo che, soprattutto sul fronte femminile, ha stentato a diventare di massa e che risulta fortemente segnato dalla tensione tra affermazione dei diritti (individuali e collettivi) e pratiche di controllo volte a modellare pensieri, progetti di vita, comportamenti delle donne e, con esse e attraverso di esse, di tutto il paese. Nell'ultima parte, attraverso un ventaglio di riflessioni, il volume dà voce alle contraddizioni in atto nel nuovo secolo, che valorizzano la soggettività delle giovani ma ne imbrigliano la proiezione sul futuro.--
Femmes --- Frau. --- Politische Betätigung. --- Women --- Women. --- Histoire --- History --- 1800-1999. --- Italien. --- Italy.
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