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In de voorliggende paper heb ik geprobeerd om het verschil tussen het kortverhaal Tu ridi van Pirandello en zijn verfilming Felice van de gebroeders Taviani te onderzoeken. Aan de hand van de theorie van Algirdas Greimas heb ik de onderliggende structuren van beide verhalen blootgelegd. Het verhaal Felice van de Taviani's, dat een van de twee verhalen is die in de film Tu ridi zijn opgenomen, kon ook met de narratologie worden beschreven en ontleed: de Taviani's laten zich zo dikwijls inspireren door literatuur dat hun werk als 'literaire' films kan worden beschouwd. Zoals zal blijken, verrijkten de gebroeders Taviani het verhaal van Pirandello met andere verhaalelementen die zij in andere verhalen van de novellenbundel Novelle per un anno vonden. Meer dan zeven verhalen werden op die manier, in meer of mindere mate, in het verhaal verwerkt. De dieptestructuur van Greimas legt zich vooral toe op de actanten en de actantiële structuren. Door die te analyseren en te verwerken krijgen wij een idee van de structuren die nog dieper liggen en de basis vormen van de tekst: het semiotisch vierkant, ofwel: het semantisch universum. Het uiteindelijke doel van deze paper is de verschillen tussen die semantische universa van het verhaal van Pirandello en de verfilming ervan door de gebroeders Taviani te onderzoeken. Ik neem beide verhalen apart onder de loep: van de oppervlakte naar het immanentieniveau ga ik op zoek naar de dieptestructuren.
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Nella presente tesi di laurea si intende analizzare le modalità traduttive del cosiddetto plurilinguismo, fenomeno che permea tutta la letteratura italiana dal Duecento ai giorni nostri. Di tale filone letterario è un eminente rappresentante Carlo Emilio Gadda, soprattutto noto per il suo romanzo giallo Quer pasticciaccio brutto de via Merulana. Prima di tutto si prova di dimostrare, sulla base di alcuni fatti biografici, perché il linguaggio di Gadda è plurilinguistico. Ne emerge che il linguaggio nelle sue opere è stato influenzato in gran parte da alcune vicende traumatiche, tra cui le guerre mondiali, la sua vita in povertà e la morte di alcuni suoi parenti. Gadda soffre di una nevrosi e vive in un incessante caos, che si manifesta anche nelle sue opere sotto forma di una mescolanza espressionistica di linguaggi e di stili. Nel secondo capitolo si cerca una teoria che possa essere di ausilio a capire come il traduttore procede e come prende le sue decisioni. In questo contesto le idee e i concetti del traduttologo israeliano Gideon Toury sembrano indicati alla presente ricerca. Così il suo capolavoro In Search of a Theory of Translation mette l’accento sul fatto che il traduttore dà più peso al contesto della traduzione e ne fa dipendere le sue decisioni che non al concetto di fedeltà all’originale. Secondo Toury, nel processo traduttivo possono sorgere delle situazioni di conflittualità tra i due poli entro i quali si svolge l’attività del traduttore, a sapere il polo di partenza e il polo di arrivo. Se una traduzione mira principalmente alla fedeltà al testo di partenza, essa è da Toury detta essere ispirata al criterio dell’adeguatezza o corrispondenza della traduzione al testo di arrivo. Se, invece, la traduzione risulta piuttosto tendere all’ossequio alle convenzioni e consuetudini linguistiche, culturali e altre del polo di arrivo, tale traduzione è detta ispirarsi al criterio dell’accettabilità. Dall’analisi comparativa di originale e traduzione, Toury osserva che in caso di conflittualità tra polo di adeguatezza e polo di accettabilità, il traduttore tende a privilegiare il polo di accettabilità. Questo dà luogo alla formulazione di una legge generale della traduzione: la traduzione tende alla standardizzazione. Nell’ultima parte della presente tesi si intende verificare la sopra menzionata legge della traduzione tramite un’analisi comparativa dell’originale di Gadda e della traduzione in lingua neerlandese fatta da Frans Denissen, Die gore klerezooi in de Via Merulana. Per realizzare tale assunto si è composto un corpus di esempi probanti sulla base del testo di partenza e di arrivo. Questi esempi probanti sono stati poi suddivisi in varie categorie che sono state utili a determinare le strategie traduttive alla base delle scelte del traduttore. La conclusione del presente lavoro è, in effetti, che si può parlare di una tendenza alla standardizzazione per la traduzione fatta da Frans Denissen, anche se c’è qua e là qualche recupero di plurilinguismo mitigato.
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