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Nell'ambito delle ricerche promosse dalla Società Internazionale per lo Studio del Medioevo Latino (S.I.S.M.E.L.) riguardo allo studio della fortuna dei Padri nel Medioevo, è stato sviluppato, a partire dal 2001, un progetto già formulato da Claudio Leonardi a Chantilly nel 1982, concernente la ricezione e la diffusione delle opere e del pensiero di papa Gregorio. La ricerca, finalizzata alla realizzazione di un censimento di codici su larga scala, si basa sull'individuazione di tutti i testimoni che tramandano opere del pontefice e scritti relativi alla sua fortuna. Ad oggi sono stati censiti oltre 8.400 manoscritti, reperiti nei cataloghi pubblicati a stampa e on-line entro il 2010; essi non esauriscono sicuramente il patrimonio gregoriano ancora esistente, ma permettono di valutarne l'importanza e l'influsso nell'elaborazione intellettuale dalle origini del Medioevo al secolo XV. Le opere sono distinte secondo le seguenti modalità: opere gregoriane autentiche; opere dubbie ovvero sulla cui attribuzione a Gregorio la critica odierna non è concorde (Gregorius I papa?); le opere pseudoepigrafe ovvero tradizionalmente attribuite a Gregorio ma riconosciute spurie dalla critica odierna (Gregorius I papa ps.); opere attribuite ovvero opere e testi spurii, identificati e non, occasionalmente attribuiti a Gregorio in alcuni testimoni (attr. Gregorio); epitomi e florilegi delle opere gregoriane; agiografie in prosa o versi e testi di varia natura su Gregorio; estratti gregoriani individuati mediante le segnalazioni catalografiche ma non più precisamente identificabili; tabulae et accessus ovvero testi di accompagnamento alle opere gregoriane con circolazione anche autonoma. Questo primo fascicolo comprende i codici gregoriani conservati nelle sedi alfabeticamente comprese tra Aachen e Chur/Coira, per un totale di 1.400 schede circa.
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