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2020 (1)

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Declinazioni del desiderio dello psicoanalista : L’esperienza di Serge Cottet
Authors: ---
ISBN: 8878858331 8878858315 8878858323 Year: 2020 Publisher: Torino : Rosenberg & Sellier,

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Abstract

Serge Cottet, che i lettori italiani già conoscono per il suo libro Freud e il desiderio dello psicoanalista (Borla, Roma, 2011) è stato un importante psicoanalista lacaniano, membro dell’École de la Cause freudienne dal momento della sua fondazione, dell’Associazione Mondiale di Psicoanalisi e docente presso il Dipartimento di Psicoanalisi dell’Università di Parigi VIII. Per molti anni ha portato avanti, con alcuni colleghi fra i quali Francesca Biagi-Chai, la pratica della “presentazione dei malati” in ospedale e ha contribuito alla formazione dispensata nel Centro Psicoanalitico di Consultazioni e di Trattamento di Parigi. Al di là di queste funzioni e dei relativi titoli, che indossava con assoluta leggerezza, Serge Cottet è stato un punto di riferimento importante per molti giovani che si sono formati alla psicoanalisi lacaniana, dagli anni ’80 al 2017, e che sono giunti a Parigi dall’America Latina, dall’Europa e da altri paesi del mondo.Con il suo impegno e con i suoi articoli, Serge Cottet mostra in atto che la psicoanalisi lacaniana, il suo discorso, la sua vitalità stessa dipendono dalla responsabilità e dal desiderio dell’analista, di ogni analista, uno per uno. Di fronte al disagio contemporaneo, all’impero del capitalismo e della tecnocrazia scientifica, il suo rigore e il suo desiderio nella trasmissione della psicoanalisi lacaniana permettono l’apertura di uno spazio – vitale – di ascolto e di crescita. Lacan cita l’esperienza dialettica in gioco nel Wilhelm Meister, in cui si riscontra una versione del linguaggio al contempo mortificante e vivificante. Questa dialettica “aggancia ciascuno di noi ad un lembo di discorso più vivo della sua stessa vita, se è vero, come dice Goethe, che quando ‘ciò che è senza vita è vivente, può anche produrre la vita’ ”. Aggiunge poi: “di questo lembo di discorso ciascuno di noi […] è condannato […] a farsene alfabeto vivente”. (“Gli anni di apprendimento della psicoanalisi”)

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