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Christian saints --- Christian martyrs --- Church history --- Placidus, --- Benedict, --- Petrus, --- Peter, --- Pietro, --- Benedek, --- Benedetto, --- Benedictus Nursinus, --- Benedictus, --- Benedikt, --- Benet, --- Benito, --- Benoît, --- Bento, --- Placido, --- Apostolic Church --- Christianity --- Church, Apostolic --- Early Christianity --- Early church --- Primitive and early church --- Primitive Christianity --- Fathers of the church --- Great Apostasy (Mormon doctrine) --- Christian saints - Biography. --- Christian martyrs - Biography. --- Church history - Primitive and early church, ca. 30-600. --- Placidus discipulus S. Benedicti --- Placidus, - Saint, - approximately 515-approximately 550. --- Benedict, - Saint, Abbot of Monte Cassino. --- Petrus, - Diaconus, of Monte Cassino, - approximately 1107-approximately 1140.
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San Rocco nativo di Montpellier, dopo aver elargito i suoi beni ai poveri, si mise in cammino verso Roma curando e confortando i malati di peste. Questo lavoro prende in esame la figura del santo pellegrino francese attraverso quattro capitoli. Il primo analizza il contesto storico in cui visse il giovane taumaturgo, il secondo le questioni legate alle fonti e alle tematiche ad esse attinenti, il terzo ripercorre la vicenda delle reliquie con uno sguardo ai testi liturgici, mentre l'ultimo presenta le Vite principali del santo tradotte in italiano. Un'appendice contenente alcuni testi fondamentali chiude il lavoro.
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San Donato, secondo vescovo di Arezzo, è una delle figure più complesse e, nello stesso tempo, più affascinanti dell’agiografia cristiana. L’obiettivo di questo lavoro è quello di ripercorrere, in linea generale, gli studi più autorevoli svolti sul santo vescovo aretino, per offrire una conoscenza globale dell’intera questione agiografica, ancora aperta. Complesso è il dibattito del martirio di san Donato che vede gli studiosi divisi in diverse correnti di pensiero, non solo a riguardo della storicità del martirio, ma anche sulla sua datazione. Tutti gli studiosi, comunque, concordano, senza esitazione, sull’esistenza storica del secondo vescovo di Arezzo. Per raggiungere lo scopo desiderato, i cinque capitoli, del presente lavoro, sono strutturati con una sequenza che porta il lettore a ripercorrere la vicenda terrena del santo vescovo di Arezzo, attraverso lo studio delle sue passioni. Di san Donato, infatti, sono conservate tre passioni che mostrano un culto antico e interrotto, confuso, con il passare dei secoli, con il culto di san Donato di Evorea. In realtà, vi è anche una quarta passione ritenuta tardiva in quanto attribuita a Severino, quarto vescovo di Arezzo. Testimonianze preziose e indubbie sono i martirologi più antichi della Chiesa che riportano, in modo chiaro, il nome di Donato di Arezzo. Un’appendice, infine, completa lo studio con la trascrizione delle passioni e di altri importanti documenti riguardanti il santo vescovo aretino.
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Il volume riporta integralmente e in forma criticamente vagliata i documenti inediti, o editi in maniera non pienamente soddisfacente, relativi al Molise dall'età altomedioevale fino all'anno 1350 incluso. La ricerca, che costituisce nella sua completezza la prima del genere tentata per una regione italiana, riguarda tutti i documenti prodotti in regione: tanto quelli che oggi sono ancora conservati nei suoi archivi quanto quelli che, per le ragioni più disparate, sono oggi custoditi presso istituzioni site al di fuori dei confini dell'odierno Molise. I singoli depositi archivistici sono poi illustrati analiticamente nelle pagine introduttive.
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Questo studio, di alta divulgazione, prende in esame alcune figure di santi e sante tratte dalle realtà più significative dell’epoca merovingia che va dalla metà del secolo V al 751. Il primo capitolo analizza i santi re e le sante regine, il secondo i vescovi che si mostrarono non solo pastori di anime, ma anche difensori delle città, il terzo riguarda i monaci, gli abati e gli eremiti il cui operato impresse profonde tracce, mentre l’ultimo capitolo è dedicato al monachesimo femminile, in particolare alle badesse e alle fondatrici di monasteri. Il lettore potrà constatare come i santi e le sante dell’epoca merovingia non appartengono solo all’Alto Medioevo, ma esercitano un’incidenza rilevante anche nella società attuale.
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