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Van Dyck tra Genova e Palermo

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Pubblicato in concomitanza con la presentazione presso la Galleria Nazionale di Palazzo Spinola di Genova del Ritratto di Desiderio Segno di Anton Van Dyck (Liechtenstein - The Princely Collections, Vaduz-Vienna), il volume presenta alcuni nuovi approfondimenti sui rapporti instaurati dal pittore fiammingo con la nobiltà genovese. Nell'occasione sono state esaminate anche le opere dipinte in occasione del soggiorno siciliano, avvenuto tra il 1623 e il 1624, durante il periodo della sua permanenza a Genova (1621-1627). A Palermo, nella primavera del 1624, l'artista anversano incontrò la famosa pittrice Sofonisba Anguissola, divenuta sposa in seconde nozze del nobile genovese Orazio Lomellino con il quale si stabilì a Genova e poi, dal 1615, a Palermo, divenendo figura di spicco della colonia genovese residente in città. In Sicilia Van Dyck, chiamato per realizzare l'effige del vicerè Emanuele Filiberto di Savoia, eseguì anche quella della pittrice, continuando la sua ormai affermata attività di ritrattista avviata a Genova e che riprese al suo ritorno in città nel 1624 lasciandovi preziose testimonianze pittoriche, come attestano i ritratti ora a Palazzo Spinola. Il patrimonio di Palazzo Spinola conserva memoria di opere legate a Van Dyck, dai Quattro Evangelisti, che si devono a un valido seguace del maestro, alla copia di un ignoto pittore locale del suo unico dipinto destinato ad un edificio sacro ligure, la drammatica Crocifissione per la chiesa di San Michele di Pagana (Rapallo).

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