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The lordship of the Beccaria, a branch of the great family from Pavia, on Arena Po, was established at the end of the thirteenth century, taking advantage of both the financial difficulties of the small municipality and the power of the family in Pavia. It was meant to last for centuries. Managed in a consortium form by various Beccaria exponents, it encountered difficulties also in relation to the political events of the duchy. Various documents are examined to investigate the nature, modalities and reality of the relations between the lords and the land in the final centuries of the Middle Ages, especially from the fiscal, economic and agricultural point of view.
Beccaria family of Pavia --- Arena Po --- duchy of Milan --- 14th-15th cent. --- 14th century lordships --- history of Pavia and countryside --- Beccaria family of Pavia --- Arena Po --- duchy of Milan --- 14th-15th cent. --- 14th century lordships --- history of Pavia and countryside
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During late Middle Ages the space corresponding to Papal State showed some features similar to those of Central-Northern Italy, sharing others with the Southern Kingdom. This interesting mix can be tested observing statutory law, that, regarding this period, has abundantly survived, although revealing remarkable regional differences. The interplay between cities and villages in this situation is complicated by Papal power, which participates in that relationship, affecting it with a varying intensity and continuity.In this book we try to specify the “three parts game” that happened during the legislative process, considering also other players action, such rural lords. The work includes four essays about the four lands forming the Papal State and other three about nearer lands, i.e. Florentine Tuscany, Siennese one and the Sicilian Kingdom (reserving a special attention at Abruzzo), and suggests useful comparisons, one of the project paramount aims. The scholars invited to join the enterprise, each specialist of a single land, during their research considered other’s results, notwithstanding the physical distance among each other. Thus, we try to offer a homogeneous picture, at least regarding powers interplay dynamics. Lo spazio territoriale dello Stato della Chiesa nel tardo Medio Evo mostra alcune caratteristiche proprie dell’Italia centro-settentrionale, ma al contempo se ne distingue per altre che lo avvicinano al Regno meridionale. Questa interessante miscela può essere verificata nella normativa statutaria, che si è conservata abbondante per il periodo, anche se con alcune notevoli differenze regionali. L’interazione fra i centri urbani e quelli rurali trova qui una complicazione nella presenza del potere pontificio, che si inserisce nel rapporto fra i due soggetti condizionandolo, anche se con differente intensità e continuità.In questo volume si cerca di dettagliare il “gioco a tre” che l’attività normativa delle campagne comportava, senza dimenticare la possibile presenza di altri attori, come i signori rurali. Dedicando quattro studi alle quattro realtà regionali comprese nello Stato della Chiesa e altri tre a realtà finitime, cioè la Toscana fiorentina, quella senese e il Regno di Sicilia (con un’attenzione particolare all’Abruzzo), il libro suggerisce proficui confronti, che sono stati comunque una delle idee portanti del progetto. I singoli studiosi che sono stati invitati a partecipare all’iniziativa, ognuno specialista di una specifica area, pur non lavorando in stretto contatto, hanno comunque tenuto presenti i risultati delle ricerche condotte dagli altri, in modo da fornire un quadro il più possibile omogeneo, almeno per quanto riguarda le dinamiche dell’interazione fra i tre poteri.
Humanities --- Stato della Chiesa --- Statuti --- Tardo Medioevo --- Toscana --- Abruzzo --- Città-campagna --- Papal State --- Statutes --- Late Middle Age --- Tuscany --- City-countryside
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During late Middle Ages the space corresponding to Papal State showed some features similar to those of Central-Northern Italy, sharing others with the Southern Kingdom. This interesting mix can be tested observing statutory law, that, regarding this period, has abundantly survived, although revealing remarkable regional differences. The interplay between cities and villages in this situation is complicated by Papal power, which participates in that relationship, affecting it with a varying intensity and continuity.In this book we try to specify the “three parts game” that happened during the legislative process, considering also other players action, such rural lords. The work includes four essays about the four lands forming the Papal State and other three about nearer lands, i.e. Florentine Tuscany, Siennese one and the Sicilian Kingdom (reserving a special attention at Abruzzo), and suggests useful comparisons, one of the project paramount aims. The scholars invited to join the enterprise, each specialist of a single land, during their research considered other’s results, notwithstanding the physical distance among each other. Thus, we try to offer a homogeneous picture, at least regarding powers interplay dynamics. Lo spazio territoriale dello Stato della Chiesa nel tardo Medio Evo mostra alcune caratteristiche proprie dell’Italia centro-settentrionale, ma al contempo se ne distingue per altre che lo avvicinano al Regno meridionale. Questa interessante miscela può essere verificata nella normativa statutaria, che si è conservata abbondante per il periodo, anche se con alcune notevoli differenze regionali. L’interazione fra i centri urbani e quelli rurali trova qui una complicazione nella presenza del potere pontificio, che si inserisce nel rapporto fra i due soggetti condizionandolo, anche se con differente intensità e continuità.In questo volume si cerca di dettagliare il “gioco a tre” che l’attività normativa delle campagne comportava, senza dimenticare la possibile presenza di altri attori, come i signori rurali. Dedicando quattro studi alle quattro realtà regionali comprese nello Stato della Chiesa e altri tre a realtà finitime, cioè la Toscana fiorentina, quella senese e il Regno di Sicilia (con un’attenzione particolare all’Abruzzo), il libro suggerisce proficui confronti, che sono stati comunque una delle idee portanti del progetto. I singoli studiosi che sono stati invitati a partecipare all’iniziativa, ognuno specialista di una specifica area, pur non lavorando in stretto contatto, hanno comunque tenuto presenti i risultati delle ricerche condotte dagli altri, in modo da fornire un quadro il più possibile omogeneo, almeno per quanto riguarda le dinamiche dell’interazione fra i tre poteri.
Stato della Chiesa --- Statuti --- Tardo Medioevo --- Toscana --- Abruzzo --- Città-campagna --- Papal State --- Statutes --- Late Middle Age --- Tuscany --- City-countryside
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During late Middle Ages the space corresponding to Papal State showed some features similar to those of Central-Northern Italy, sharing others with the Southern Kingdom. This interesting mix can be tested observing statutory law, that, regarding this period, has abundantly survived, although revealing remarkable regional differences. The interplay between cities and villages in this situation is complicated by Papal power, which participates in that relationship, affecting it with a varying intensity and continuity.In this book we try to specify the “three parts game” that happened during the legislative process, considering also other players action, such rural lords. The work includes four essays about the four lands forming the Papal State and other three about nearer lands, i.e. Florentine Tuscany, Siennese one and the Sicilian Kingdom (reserving a special attention at Abruzzo), and suggests useful comparisons, one of the project paramount aims. The scholars invited to join the enterprise, each specialist of a single land, during their research considered other’s results, notwithstanding the physical distance among each other. Thus, we try to offer a homogeneous picture, at least regarding powers interplay dynamics. Lo spazio territoriale dello Stato della Chiesa nel tardo Medio Evo mostra alcune caratteristiche proprie dell’Italia centro-settentrionale, ma al contempo se ne distingue per altre che lo avvicinano al Regno meridionale. Questa interessante miscela può essere verificata nella normativa statutaria, che si è conservata abbondante per il periodo, anche se con alcune notevoli differenze regionali. L’interazione fra i centri urbani e quelli rurali trova qui una complicazione nella presenza del potere pontificio, che si inserisce nel rapporto fra i due soggetti condizionandolo, anche se con differente intensità e continuità.In questo volume si cerca di dettagliare il “gioco a tre” che l’attività normativa delle campagne comportava, senza dimenticare la possibile presenza di altri attori, come i signori rurali. Dedicando quattro studi alle quattro realtà regionali comprese nello Stato della Chiesa e altri tre a realtà finitime, cioè la Toscana fiorentina, quella senese e il Regno di Sicilia (con un’attenzione particolare all’Abruzzo), il libro suggerisce proficui confronti, che sono stati comunque una delle idee portanti del progetto. I singoli studiosi che sono stati invitati a partecipare all’iniziativa, ognuno specialista di una specifica area, pur non lavorando in stretto contatto, hanno comunque tenuto presenti i risultati delle ricerche condotte dagli altri, in modo da fornire un quadro il più possibile omogeneo, almeno per quanto riguarda le dinamiche dell’interazione fra i tre poteri.
Humanities --- Stato della Chiesa --- Statuti --- Tardo Medioevo --- Toscana --- Abruzzo --- Città-campagna --- Papal State --- Statutes --- Late Middle Age --- Tuscany --- City-countryside
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The lordship of the Beccaria, a branch of the great family from Pavia, on Arena Po, was established at the end of the thirteenth century, taking advantage of both the financial difficulties of the small municipality and the power of the family in Pavia. It was meant to last for centuries. Managed in a consortium form by various Beccaria exponents, it encountered difficulties also in relation to the political events of the duchy. Various documents are examined to investigate the nature, modalities and reality of the relations between the lords and the land in the final centuries of the Middle Ages, especially from the fiscal, economic and agricultural point of view.
Beccaria family of Pavia --- Arena Po --- duchy of Milan --- 14th-15th cent. --- 14th century lordships --- history of Pavia and countryside
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Iconography --- Architecture --- Landscape assessment --- Landscapes --- 7.01 --- 75.047 --- aardrijkskunde --- geografie --- kunsttheorie --- landschap --- landschapsschilderkunst --- perceptie --- Countryside --- Landscape --- Natural scenery --- Scenery --- Scenic landscapes --- Nature --- Assessment, Landscape --- Environmental perception --- Landscape evaluation --- Landscape perception --- Perception, Landscape --- Human ecology --- Land use --- Landscape protection --- History
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L’ecologia del paesaggio biologico-integrata, o meglio “Bionomia del Paesaggio”, si propone come un atto di rifondazione della disciplina iniziato dall’Autore una dozzina di anni fa, con l’appoggio di Richard Forman, basato sul riconoscimento del paesaggio come specifico livello dell’organizzazione della vita sulla Terra. A scala territoriale, in un determinato ambito geografico, il “paesaggio” si definisce come “integrazione di un insieme di comunità vegetali, animali ed umane e del loro sistema di ecosistemi naturali, seminaturali e antropico-culturali in una certa configurazione spaziale”, cioè come sistema iper-complesso che costituisce una entità vivente: non un insieme incoerente, quindi, di aspetti e di tematiche separate (acqua, aria, suolo, specie, inquinamenti) tra cui si possano trovare delle interrelazioni! Ciò porta, inevitabilmente, notevoli cambiamenti nelle modalità di valutare e gestire l’ambiente. Possiamo, infatti, riconoscere delle strutture e delle funzioni proprie di ogni paesaggio, ossia dei comportamenti peculiari che vanno oltre le classiche relazioni fra le componenti perché dovuti a leggi sistemiche. Si può così parlare di uno “stato di salute” e di una serie di sindromi (o patologie) del paesaggio. Questo fatto è assai rilevante, perché si è dimostrato che le alterazioni patologiche di un paesaggio, o di una sua parte, possono influire sulla salute umana, anche in assenza di inquinamenti! Prestiamo attenzione al fatto che si può intervenire sul territorio con le migliori intenzioni causando invece un danno! Ne consegue la necessità di studiare le “unità di paesaggio” con un metodo “clinico-diagnostico” e di considerare gli ecologi come “medici” dei sistemi ecologici, cioè “ecoiatri”.
Ecological systems. --- Landscape ecology. --- Nature conservation. --- Landscape ecology --- Nature conservation --- Geology --- Earth & Environmental Sciences --- Geography --- Geology - General --- Ecology --- Physical Geography --- Ecology. --- Landscapes. --- Countryside --- Landscape --- Natural scenery --- Scenery --- Scenic landscapes --- Balance of nature --- Biology --- Bionomics --- Ecological processes --- Ecological science --- Ecological sciences --- Environment --- Environmental biology --- Oecology --- Earth sciences. --- Earth Sciences. --- Earth Sciences, general. --- Nature --- Environmental sciences --- Population biology --- Geography. --- Cosmography --- Earth sciences --- World history --- Geosciences --- Physical sciences
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