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Le Vitae Patrum, ampia raccolta dei testi fondanti del monachesimo orientale, furono tradotti nel terzo decennio del Trecento da Domenico Cavalca e da un gruppo di collaboratori nel convento pisano di Santa Caterina. Il volgarizzamento (le “Vite dei Santi Padri”), destinato a laici devoti, «semplici e non litterati», ebbe una straordinaria diffusione non solo in tutti gli strati della società laica (dai membri delle confraternite alle corti quattrocentesche e agli ambienti umanistici), ma anche negli ordini religiosi. L’immaginario del deserto, con il fascino dei suoi paesaggi e l’avventurosa santità degli eremiti, poneva uno dei temi centrali della spiritualità medievale: il rapporto tra società cittadina e solitudine, intesa secondo una ricca e variata serie di interpretazioni. Il volume, che raccoglie gli studi filologici e interpretativi che l’’autore ha dedicato al volgarizzamento dal 1989 ad oggi, si compone di tre parti. Esse sono dedicate alla diffusione dell’opera nell’ambito della ’oceanica’ storia dei volgarizzamenti trecenteschi, agli aspetti narrativi della traduzione in rapporto con altri capolavori letterari (in particolare il Decameron), ai procedimenti della traduzione, intesa come libero e originale rifacimento.
Cavalca, Domenico --- Patrum vitae --- Fathers of the church --- Christian saints --- Hermits --- Cavalca, Domenico, - -1342
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